I mode sani sono il mode dell’Adulto Sano e il mode del Bambino Felice. Per una vita soddisfacente e felice è fondamentale la presenza di entrambi.
Il mode dell’Adulto Sano
In questo mode vediamo noi stessi, gli altri e il mondo, in modo realistico, non distorto dal mode del Genitore Interiorizzato.
Il mode del Genitore Interiorizzato, infatti, riattivando i nostri Schemi Maladattivi Precoci predominanti falsa la realtà e ci costringe a comportamenti difensivi di coping che ci impediscono di soddisfare alcuni bisogni e di adempiere ad alcuni impegni importanti per una buona qualità della vita.
Il mode dell’Adulto Sano, invece, è una parte di noi caratterizzata da pensieri e comportamenti funzionali al nostro benessere. Grazie a questo mode, infatti, è possibile svolgere sia attività adulte, in cui ci si assume responsabilità e ci si impegna nei confronti di altre persone, come per esempio lavorare e diventare genitori capaci di fornire cure, ma anche attività piacevoli congrue con i nostri personali interessi intellettuali, estetici, culturali e sportivi che contribuiscono alla nostra salute psicofisica.
Tutti noi abbiamo una versione di questo mode che varia in relazione alla sua funzionalità. Quando questo mode non è funzionale o risulta ipotrofico, può essere utile fortificarlo mediante una psicoterapia in cui il terapeuta agisce da modello per permettere a questa parte di emergere.
In una fase iniziale, il terapeuta può agire come adulto sano, se la persona non è capace di farlo da sola, ad esempio contrastando il mode del Genitore Interiorizzato. Successivamente, quando la persona acquisisce questa capacità, il terapeuta fa un passo indietro, intervenendo sempre con minore frequenza fino a non intervenire più.
In questo modo la persona gradualmente interiorizza il terapeuta nel proprio mode dell’Adulto Sano che le permette di gestire i vari mode in modo autonomo, per esempio prendendosi cura, proteggendo e sostenendo il Bambino Vulnerabile, ponendo dei limiti all’impulsività e alla rabbia del Bambino Arrabbiato e Impulsivo, oppure ridimensionando, il mode del Genitore Interiorizzato e i mode di coping maladattivi.
Quando vediamo una persona razionale che adotta comportamenti funzionali e di successo siamo subito portati a interpretare questo atteggiamento come quello di un adulto sano, ma attenzione a non confonderlo con il mode di coping maladattivo Protettore Distaccato. I comportamenti di un adulto sano, infatti, sono connessi con le proprie emozioni, contrariamente a quelli del Protettore Distaccato, possibili solo grazie al distacco emotivo dal dolore del Bambino Vulnerabile e dai suoi bisogni.
Il mode del Bambino Felice
In questo mode ci si sente amati in modo stabile, al sicuro, protetti e contenuti, guidati ed educati da modelli che ci fanno da esempio. Si sente di ricevere vicinanza, cure ed empatia e sperimentiamo accettazione di sé e accettazione sociale. Ci si sente competenti, appropriatamente autonomi e fiduciosi nelle proprie capacità, delle persone di valore con un’identità ben definita, capaci di autocontrollo.
La comprensione e la validazione da parte degli altri ci fa sentire soddisfatti e lodati, persone meritevoli e sicure di sé; grazie a questo sentire, diventiamo capaci di esprimere liberamente i nostri bisogni e le nostre emozioni. La spontaneità e la giocosità che ci permettiamo ci rende positivi e ottimisti e ci fa considerare delle persone forti, adattabili e resilienti.
In altre parole, in questo mode la persona si sente appagata, perché i propri bisogni emotivi fondamentali sono soddisfatti. Il mode del Bambino Felice è caratterizzato in particolare dal bisogno di giocare, divertirsi, essere spontaneo, felice e libero da preoccupazioni; bisogni che accomunano tutti i bambini.
Il grado con cui crescendo l’adulto si permette di soddisfare questi bisogni, tuttavia, dipende dall’attenzione, dalla frequenza e dalla regolarità con cui sono stati soddisfatti questi e altri bisogni fondamentali durante l’infanzia dagli adulti di riferimento, generalmente i genitori.
Il mode del Bambino Felice quindi si sviluppa in assenza di deprivazioni rilevanti che come abbiamo visto, se presenti, portano all’organizzazione delle conseguenti esperienze dolorose in Schemi Maladattivi Precoci che impediscono l’emergere del mode del Bambino Felice e lo sviluppo del mode dell’Adulto Sano.
Bibliografia
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Raffaeli, E., Bernstein, D., Young, J., (a cura di Carmelita, A.), (2013). Schema Therapy. Fondamenti di base e differenza della Terapia Cognitiva. Istituto di Scienze Cognitive Editore, Sassari.
Young, J. E., Klosko, J.S., Weishaar, M. E., (edizione italiana a cura di Carrozza, A., Marsigli, N., Melli, G.), (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità. Eclipsi, Firenze.
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