Lo stato predominante di pensieri, emozioni, sensazioni fisiche e comportamenti in cui noi siamo dentro, in un preciso momento, può essere chiamato Mode, come descritto in questo articolo.
I mode del bambino sono innati e universali, poiché tutti i bambini fin dalla nascita hanno la potenzialità di manifestarli.
Secondo la Schema Therapy è possibile distinguere quattro differenti tipologie di mode del bambino:
1) Il mode del Bambino Vulnerabile
Questo mode è espressione della maggior parte degli schemi disfunzionali che si formano in seguito al mancato soddisfacimento di Bisogni Emotivi Primari universali e fondamentali per ciascun bambino o al loro inadeguato soddisfacimento. In generale questo mode rappresenta il bambino solo, triste, abbandonato, deprivato, abusato, non accettato o rifiutato. Nell’ambito della vulnerabilità troviamo le seguenti varianti:
Bambino solo
Quando ci si trova in questo mode ci si sente proprio come un bambino che prova solitudine. Ci si sente soli, vuoti emotivamente, socialmente inaccettabili, non meritevoli d’amore, non amati e non amabili.
Bambino abbandonato e abusato
Quando ci si trova in questo mode si sente l’angoscia emotiva e la paura dell’abbandono e/o abuso. L’affettività in questo mode è come quella di un bambino che si è perso e per questo ci si sente perduti, tristi, spaventati, vulnerabili, indifesi, bisognosi, vittimizzati, senza valore e senza speranza. Quando ci si trova in questo mode si appare fragili e infantili, ci si sente privi d’aiuto, completamente soli e bisognosi di trovare una figura accudente.
Bambino umiliato/inferiore:
Questo mode è un sottotipo del mode del Bambino abbandonato e abusato. Quando ci si trova in questo mode si sente non tanto l’abbandono, quanto piuttosto il senso di umiliazione e di inferiorità legati ad esperienze infantili dentro e fuori alla famiglia.
Bambino dipendente
Quando ci si trova in questo mode ci si sente incapaci di prendersi cura di sé stessi e sopraffatti dalle responsabilità e quindi si sente il bisogno di essere presi in carico da un’altra persona considerata responsabile e capace di prendersi cura di noi. Questo mode è collegato alla mancanza di sviluppo dell’autonomia e dell’autosufficienza, spesso causate da un accudimento autoritario.
2) Il mode del Bambino Arrabbiato
Questo mode è espressione della rabbia provata per il mancato soddisfacimento di Bisogni Emotivi Primari fondamentali per il bambino o per il loro inadeguato soddisfacimento. In questo mode si reagisce esprimendo la rabbia in modi e gradi differenti incuranti delle conseguenze, proprio come reagiscono i bambini arrabbiati. Nell’ambito della rabbia troviamo le seguenti varianti:
Bambino arrabbiato
Quando ci si trova in questo mode ci si sente arrabbiati in modo intenso, ci si sente frustrati, impazienti, furiosi e infuriati, perché alcuni bisogni non sono stati corrisposti. In questo mode ci si ribella al maltrattamento subito reprimendo la rabbia che a questo punto viene espressa in modo aperto, attraverso modi inappropriati o facendo richieste che, poiché possono essere considerate pretenziose o richieste di persone “viziate”, ci allontanano ugualmente dagli altri.
Bambino ostinato:
Questo mode è un sottotipo del mode del Bambino arrabbiato. Quando ci si trova in questo mode ci si sente ugualmente arrabbiati, ma invece di mostrare la rabbia in modo aperto, si resiste passivamente contro alcune richieste irragionevoli o contro la violazione della propria autonomia, risultando agli occhi degli altri delle persone “testarde” o “cocciute”.
Bambino furioso
In questo mode si fa esperienza di intensi sentimenti di rabbia che sfociano in aggressioni incontrollate come far male alle persone o danneggiare oggetti. In queste mode l’affettività è quella di un bambino furioso e incontrollabile che esplode e grida contro un presunto aggressore. L’aggressione mostrata, infatti, è fuori controllo. Essa ha lo scopo di distruggere o eliminare l’aggressore,talvolta letteralmente.
3) Il mode del Bambino Impulsivo/Indisciplinato
Questo mode è l’espressione di emozioni e azioni agite momento per momento sulla base di desideri e bisogni personali e in maniera disordinata, senza considerare le possibili conseguenze che tale espressione può avere per sé stessi e per gli altri. Nell’ambito della mancanza di disciplina troviamo:
Bambino impulsivo
Quando ci si trova in questo mode si agisce in conformità ai propri desideri o ai propri impulsi per ottenere ciò che si vuole, in modo egoista e/o incontrollato, senza valutare le possibili conseguenze per sé stessi o per gli altri. Quando ci si trova in questo mode spesso si può avere difficoltà a rimandare le gratificazioni a breve termine e questo ci può far risultare agli occhi degli altri delle persone “viziate” oppure si può essere guidati in modo incontrollato dalla protesta contro la mancanza di gratificazione.
Bambino indisciplinato
Quando ci si trova in questo mode non riusciamo a sforzarci per finire compiti noiosi o di routine, perché l’improvvisa frustrazione che compare durante questo tipo di compiti ci fa arrendere subito.
4) Il mode del Bambino Felice
Quando ci si trova in questo mode ci si sente pienamente soddisfatti nei nostri bisogni. Il mode del bambino felice rientra nell’ambito dei mode sani a cui verrà dedicato un articolo specifico più avanti.
Il mode del Bambino Vulnerabile, come abbiamo visto sopra, è il mode in cui la persona sperimenta l’attivazione della maggior parte degli Schemi Maladattivi Precoci. La natura della ferita del Bambino Vulnerabile è determinata dal tipo di Bisogni Emotivi Primari non soddisfatti e quindi dallo schema o dagli schemi predominanti usati per organizzare e dare senso a questa dolorosa esperienza.
Per la Schema Therapy il Bambino Vulnerabile è il mode fondamentale a cui accedere. Raggiungere Il Bambino Vulnerabile è indispensabile, perché permette di prendersi cura della persona che si trova in questo mode e di farle fare l’esperienza di una relazione sana, inizialmente quella terapeutica in cui il terapeuta l’aiuta a soddisfare alcuni bisogni fondamentali che nel tempo hanno continuato ad essere insoddisfatti.
Facendo l’esperienza emotiva di qualcuno che si prende cura di lei, gradualmente la persona può diventare capace di prendersi cura di sé con la stessa attenzione ricevuta e sempre gradualmente diventare capace di soddisfare in modo autonomo e adulto i propri bisogni emotivi.
Accedere al mode del Bambino Vulnerabile e prendersi cura di questa parte, spesso è piuttosto complicato e difficile. Le esperienze di vulnerabilità e sofferenza connesse a questo mode, infatti, sono talmente dolorose che la persona tende a reagirvi passando ad altri mode, in particolare passando ai mode di coping che hanno una funzione difensiva o al mode del Genitore Interiorizzato con la speranza di ricevere conforto, ma che al contrario, poiché reagisce alla vulnerabilità del bambino in modo critico, esigente e a volte punitivo, spesso ne amplifica il senso di vulnerabilità, facendo sentire la persona tutt’altro che confortata.
Queste risposte di coping vengono definite maladattive, poiché non fanno altro che aumentare e prolungare la sofferenza della persona. Un terapeuta schema therapy è consapevole del fatto che gli Schemi Maladattivi Precoci non possono essere modificati se la persona non entra in contatto con la propria vulnerabilità ed è per questo che incoraggia con delicatezza la persona ad accettare, riconoscere e sperimentare la propria vulnerabilità.
Rispetto alla maggior parte degli altri mode quello del Bambino Vulnerabile, nonostante l’intensa sofferenza che la persona prova quando si trova in queste mode, è un mode sano da manifestare, perché la sua manifestazione permette di poter modificare gli schemi e conquistare la capacità di soddisfare i propri bisogni emotivi.
Bibliografia
Arnould, A., & Gitta, J., (a cura di Carmelita, A.), (2013). Schema Therapy in Azione: teoria e pratica. Istituto di Scienze Cognitive Editore, Sassari.
Raffaeli, E., Bernstein, D., Young, J., (a cura di Carmelita, A.), (2013). Schema Therapy. Fondamenti di base e differenza della Terapia Cognitiva. Istituto di Scienze Cognitive Editore, Sassari.
Young, J. E., Klosko, J.S., Weishaar, M. E., (edizione italiana a cura di Carrozza, A., Marsigli, N., Melli, G.), (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità. Eclipsi, Firenze.
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